Aprì nuovi orizzonti all’alpinismo milanese. Omaggio a Eugenio Fasana

Tra i milanesi che nei primi trent’anni del secolo scorso hanno fatto della montagna il loro campo d’azione e il fondale delle loro opere emerge la figura di Eugenio Fasana (1886-1972). Le sue imprese sono memorabili, come risulta dal libro “Eugenio Fasana. Mitografia di un alpinista” e dall’omonima mostra dedicata a Gemonio (VA) a questo pioniere dell’alpinismo moderno, tra i più completi alpinisti italiani del primo Novecento con oltre 120 nuove ascensioni dalle Alpi Occidentali a quelle Bavaresi tra il 1906 e il 1935.

L’attività di Fasana spaziò su tutto l’arco alpino, ma fu notevole soprattutto la perfetta conoscenza del terreno occidentale e del Monte Rosa, a cui dedicò vari studi. In questi giorni Fasana è presente a Milano in due distinte iniziative dedicate alla montagna. La prima iniziativa, “Le Grigne a Milano” a cura della Sezione milanese del CAI è ospitata alla Cascina Cuccagna (via Cuccagna 2, angolo via Muratori) venerdì 12 e sabato 13: vengono presentate attraverso conferenze, immagini, film, libri ed esposizione di prodotti locali, la storia e le prospettive delle montagne più vicine al capoluogo lombardo; sabato alle ore 19.30 viene presentato il libro su Fasana con la partecipazione di Luca Zuccala (giornalista, autore e curatore del libro), Alberto Benini (bibliotecario e storico dell’alpinismo), Pietro Buzzoni (alpinista e autore di guide di alpinismo).

Giovedì 18 giugno è poi la Società Escursionisti Milanesi a ospitare alle ore 21 presso la sede di via Volta 22 la presentazione del libro a cura del Museo Civico Floriano Bodini con gli interventi di Gianfranco Fava (Jeff – relatore della SEM),
Costante Portatadino (Presidente Amici Museo Bodini di Gemonio), Luca Zuccala (curatore del libro e dell’Archivio Fasana) e di Daniele Astrologo (direttore del Museo Bodini). La serata gode del patrocinio del Comune di Milano Consiglio di Zona 1.

Va tenuto presente che Fasana fu presidente della SEM dal 1919 al 1925. Fu anche un eccellente arrampicatore solitario, discepolo idealmente di Preuss. La sua tecnica era corroborata da un metodo a suo modo innovativo, che usò sul secondo Magnaghi in Grignetta: saliva slegato fin dove poteva, chiodava e usava i chiodi, slegato, come ausilio alla progressione, ove le difficoltà aumentavano. Fasana è stato guida alpina della Regina Maria José del Belgio, del Re Alberto I del Belgio, di Papa Pio XI e tra i primissimi in Italia a praticare lo sci in alta quota. Tra i suoi allievi va ricordato Vitale Bramani, alpinista e inventore di chiara fama per aver creato la suola Vibram “a carrarmato”. Di Fasana sono da ricordare gli scritti (articoli, saggi, libri, aforismi e poesie) e l’opera artistica (olî, carboncini, chine e fotografie ritoccate con raffinati interventi pittorici).

“Mitografia di un alpinista” si propone di illustrare le molteplici sfaccettature di Fasana, dalle imprese alpinistiche alla produzione pittorica, dall’attività di scrittore a quella di editore, sulla scorta della documentazione inedita conservata nell’archivio di famiglia. Inoltre un capitolo è dedicato proprio alla sua relazione con la Società Escursionisti Milanesi, della quale Eugenio scrisse la storia nelle vesti di consigliere dirigente, vicepresidente e redattore de Le Prealpi.

Scarica qui il programma della rassegna Le Grigne a Milano

Scarica qui la locandina della serata della SEM dedicata a Eugenio Fasana

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