Canti e poesie della Grande Guerra. Un utile ripasso

“Per non dimenticare” è il sottotitolo di Canti e poesie della Grande Guerra, e per me è stato proprio così: l’ho letto tutto d’un fiato immergendomi nella storia, ricordando e commuovendomi. Pubblicato nel giugno 2014 per il centenario dello scoppio della Grande Guerra dall’Associazione Amici dell’Accademia dei Lincei, a cura di Pierluigi Ridolfi e con la prefazione di Carlo Azeglio Ciampi, il libro sintetizza nella prima parte i 41 mesi del conflitto spiegandone le ragioni, le novità riguardo le tecnologie applicate in campo militare, la geografia del fronte italiano, la vita nelle trincee, inquadrando con chiarezza l’ambiente che ha dato vita ai canti e alle poesie.

Nella seconda parte sono riportati i canti, “un elemento di novità assoluta rispetto a tutti i precedenti conflitti”. Ci sono i canti gioiosi, i canti celebrativi, i canti d’amore e di guerra, i canti di dolore e di morte, e di ognuno viene raccontata la storia, le diverse versioni, la musica. “I soldati cantavano per non essere tristi, per non avere fame, per reagire al sonno, per lenire la paura… Cantavano per sciogliere i nodi di pianto troppo a lungo trattenuti”.

Infine vengono le poesie, scritte durante gli anni della guerra, o subito dopo, da giovani che l’avevano vissuta, spesso come volontari animati da spirito irredentista. Ma nelle loro poesie non c’è esaltazione della guerra bensì nostalgia, dolore, presa di coscienza. Alcuni di loro divennero poi famosi, come Giuseppe Ungaretti che iniziò a comporre le sue poesie proprio sul Carso dove restò dal ‘15 al ‘18. Questa è la sua prima poesia, composta il 23 dicembre 1915 appena arrivato al fronte:

Canti e poesie
Il volume pubblicato dagli Amici dell’Accademia dei Lincei.

Un’intera nottata

buttato vicino

ad un compagno

massacrato

con la bocca

digrignata

volta al pleniluvio

con la congestione

delle sue mani

penetrata nel mio silenzio

ho scritto

lettere piene d’amore

non sono mai stato

tanto attaccato alla vita

L’edizione, corredata da un CD con il Coro di voci bianche “Winkelmann” di Roma diretto da Donatella Casa, non è in commercio. Il testo in formato pdf e la registrazione sonora in formato mp3 sono reperibili nel sito www.amici-lincei.it

Marina Nelli

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