Identità e paesaggio sonoro a Castel Beseno (TN)

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Qui sopra la locandina dell’evento e in main page un suggestivo scatto di Castel Beseno del fotografo Luca Franceschi

77 eventi in tre giorni, 47 artisti e studiosi internazionali e 30 italiani ad animare sale e giardini di Castello di Beseno per un evento unico nel suo genere in Italia: sessioni d’ascolto, concerti, video installazioni, conferenze a ciclo continuo, nella fortezza che per l’occasione resterà aperta ogni sera fino alle 23. Così si annuncia il Forum internazionale per il paesaggio sonoro (Forum Klanglandschaft FKL) di Portobeseno, programmato per il 22-24 maggio. Lo scenario è quello di Castel Beseno (Trento), che si trasformerà per l’occasione in una piccola cittadella della musica e della ricerca sul paesaggio sonoro. I concerti e le sessioni d’ascolto saranno tenuti nei bellissimi spazi del bastione nord del Castello con uno sguardo ampio sugli studi e le attività correlate coi temi del paesaggio sonoro, con l’obbiettivo di creare interesse per un vasto pubblico.

Ad aprire la rassegna un concerto del compositore svizzero Pierre Mariétan,  che venerdì 22 maggio alle 10 nella chiesa di Sant’Agata a Besenello eseguirà dal vivo il brano “Chants”, sfruttando le risonanze proprie della chiesa, mettendo in evidenza la sua identità sonora.

E dulcis in fundo domenica mattina alle 9 una passeggiata sonora accompagnerà i visitatori ad esplorare i suoni del castello e dei suoi dintorni, tenendo le “orecchie aperte” agli stimoli auditivi che abitano l’ambiente. «È molto importante appropriarci del suono intorno a noi – spiega Davide Ondertoller curatore del festival – si tratta di imparare ad ascoltare».

Portobeseno è un progetto culturale nato nel 2004 che si occupa di archivi multimediali 2.0, progetti artistici e laboratori creativi aventi per oggetto il territorio, il paesaggio e la memoria individuale e collettiva. I progetti traggono spunto da interviste narrative, ricerche etnografiche, laboratori didattici rivolti alle scuole, da riflessioni sulla memoria orale e sulla conoscenza concreta del territorio, dall’esplorazione dei paesaggi sonori, dalle loro possibili relazioni con il web attraverso lo sviluppo di cartografie virtuali, blog creativi, geoblog, progetti sociali per la Rete.

Ecco alcuni esempi delle installazioni che saranno presentate tra il 22 e il 24 maggio prossimi:

Richard Lerman (USA), “The Danube, Vineyards and Carbon Fiber Rods”, installazione con tre proiezioni audio e video in contemporanea su tre muri, ognuno dei quali rimanda registrazioni realizzate dall’artista a Krems, in Austria. L’oggetto sono il Danubio, le vicine vigne e alcuni cavi in fibra di carbonio, la cui “anima sonora” è stata captata applicandovi dei sensori. http://vp.telvue.com/preview?id=T01328&video=199183 http://vp.telvue.com/preview?id=T01328&video=215077

Alessandra Eramo (D), “5am. ILVA’s drone and seagulls on Mar Piccolo’s wharf, Taranto”. Registrazioni effettuate a ridosso dell’Ilva di Taranto https://soundcloud.com/ezramo/ilva-drone-and-seagulls-on-mar-piccolos-wharf

Matteo Pasin (I), “Porta Nuova”, video, documentario psicogeografico sulla costruzione del quartiere “Porta Nuova” a Milano https://www.youtube.com/watch?v=6KohjwhkmHc#t=50

Yannis Kranidiotis (GR), “Colour Tubes”, video installazione interattiva, muovendo alcuni tubi colorati si creano pattern ritmici https://www.youtube.com/watch?v=f5xI3lTOCpE

Martin Messier (CDN), “Sewing Machine Orchestra”, installazione sonora e luminosa con otto vecchie macchine da cucire degli anni 1940-50 trasformate in generatori di suoni elettronici “suonati” dall’artista con le sue mani  https://vimeo.com/16566637

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