Testimonianze dell’Expo 2015 sepolte sul Grignone. L’urna a forma di scarpone verrà riaperta nel 8015 dopo Cristo!

Il bozzetto per l’urna a forma di scarpone che sarà riaperta nell'anno 8015
Tra queste rocce sarà sepolta l’urna con i cimeli

Nel 1938 nei sotterranei della Fiera Mondiale di New York venne seppellita una cassetta di metallo indistruttibile contenente dischi e altri oggetti che dovranno testimoniare ai posteri lo stato del progresso e della cultura del nostro secolo. L’urna dovrà essere aperta dopo cinquemila anni, cioè nel 6938 dopo Cristo.

E’ quanto si propone ora di fare anche un comitato formatosi in occasione dell’Expo 2015. Su suggerimento della Sezione di Milano del Cai, l’urna verrà sepolta poco sotto la vetta del Grignone, nei pressi del il famoso rifugio Brioschi da cui la vista spazia fino alla metropoli ambrosiana e segnalata con un faro puntato sulla Madonnina e acceso 24 ore su 24 e sul cui display sarà leggibile il conto alla rovescia fino alla fatidica apertura.

In questi giorni un gruppo di volontari ha già iniziato a scavare un’apposita fossa ponendo nel terreno piccole cariche di esplosivo. La costruzione del contenitore, che avrà la forma di uno scarpone, è stata affidata a un artigiano di Bergamo. Sul coperchio apparirà la scritta “Excelsior 2015”: la cerimonia della sepoltura è stata fissata a ottobre in occasione della cerimonia conclusiva di Expo.

La decisione definitiva circa il contenuto spetta ora alla commissione di cui fanno parte rappresentanti dell’Universià degli studi, alcune guide alpine e un noto giornalista e scrittore di montagna. A quanto è trapelato, fra gli scritti da tramandare ai posteri ai quali nel 7015 sarà finalmente concesso di aprire la cassetta potrebbe trovarsi un famoso manoscritto di Dino Buzzati sui “due inseparabili gemelli” (gli sci), articolo apparso sul Corriere della Sera del 31 maggio 1952 in occasione del primo mezzo secolo di vita dello Sci Club Milano.

Scarpone tagliato
Bozzetto per l’urna a forma di scarpone che sarà riaperta nel 7015

Considerati i cambiamenti climatici che presto faranno sparire la neve dalla faccia della terra un enigma per i posteri, che non avranno più la possibilità di sciare, potrebbe risultare il paio di scarponi a ganci risalenti al 1972 e appartenuti al fuoriclasse Gustavo Thoeni. Nell’urna troveranno posto una bombola di ossigeno usata per la prima scalata al K2, l’imbracatura di sicurezza di Manolo, un paio di calze di lana appartenute a Kurt Diemberger, la lettera con cui Popi Miotti si dimette dall’associazione delle Guide alpine, alcuni chiodi da roccia di Riccardo Cassin. Ma l’oggetto più curioso sarà la sella del Rampichino, la prima mountain bike commercializzata in Italia negli anni Ottanta. “In un mondo che cambia freneticamente, Rampichino è per sempre”, era lo slogan dell’iniziativa commerciale nata a Milano. Una profezia che tra seimila anni chi riporterà alla luce queste testimonianze potrà facilmente verificare.

Sponsor dell’iniziativa sono La Rinascente, Decathlon, Città del Sole, Eataly, Centrale del Latte, Sony, Amazon, Kindle che nei prossimi giorni lanceranno un originale concorso: “E voi che cosa ci mettereste dentro?”. Ai premiati sarà offerto un soggiorno al rifugio Brioschi, cinque paia di calzini tecnici da sci una scorta annuale di crema alla vaniglia.

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