Stop a motoslitte e rotazioni di eliski. Il “sogno dell’Alaska” non si avvera al passo dello Spluga
Niente eliski, niente motoslitte. La manifestazione Madesimo Freeride Experience originariamente in programma dal 17 al 19 marzo a Montespluga non si fa più. MountCity aveva riportato il 27 febbraio la contrarietà delle associazioni ambientaliste e degli amanti della montagna. Gli organi ufficiali del Cai avevano ancora una volta guardato dall’altra parte e ora con il consueto “copia incolla” sono costretti a riprendere l’annuncio dello stop alla manifestazione dato dal giornale “La Provincia di Sondrio”. Dai cui file si apprende anche che il Consorzio Turistico di Madesimo ha invece confermato il Freeride Festival in programma il 21-23 di marzo. “Le associazioni che a fine gennaio avevano condannato l’amministrazione con parole dure”, spiega il giornale, “possono tirare un sospiro di sollievo. Cai, Legambiente Valchiavenna, Centro Studi Storici Valchiavennaschi, associazione italo-svizzera per gli scavi di Piuro, Pro-isola, associazione i Rampicanti e associazione delle Patate di Starleggia avevano stigmatizzato l’utilizzo di motoslitte e heliski, in un ambiente che, contrariamente al proclama degli organizzatori, è già ‘contaminato’ da una pista autorizzata per motoslitte che non può e non deve diventare un parco giochi”. Il programma della manifestazione prometteva “trasferimenti in motoslitta, pernotto in tenda al campo base,
mountaneering ed escursioni backcountry con le guide alpine, rotazioni di heliski con partenza dal campo base per raggiungere discese freeride epiche”. L’obiettivo era quello di proporre il “sogno dell’Alaska nell’area del Passo Spluga”.
Per l’eliski le polemiche tuttavia (e per fortuna) non si placano. Dopo la lettera aperta di Mountain Wilderness ai ministri dell’Ambiente e dei Trasporti ripresa in MountCity, è confermata per domenica 29 marzo la manifestazione di protesta in Val Formazza dove il virus ha attecchito in forme particolarmente…virulente. Lassù, tra l’altro, le agenzie si vantano nei loro siti di avere “la possibilità di decidere volta per volta gli atterraggi di partenza all´interno della zona di volo prescelta, prerogativa di poche altre aree”. Di questo evento appoggiato da Mountain Widerness Italia e da Mountain Wilderness Svizzera, ma non da alcune sezioni locali del Club Alpino Italiano (per le quali evidentemente il Bidecalogo è lettera morta), MC si ripromette di fornire ulteriori aggiornamenti.