“Balades” alla scoperta di storia, natura e agricoltura

Diversificare l’offerta del turismo in montagna. In questa prospettiva la Valle d’Aosta compie un passo avanti con il progetto “Balades à deux voix: entre histoire et nature”. Riguarda una serie di itinerari escursionistici tematici che si snodano tra miniere, fortificazioni, punti panoramici sulla catena del Monte Bianco e paesaggi rurali dei mayen (alpeggi) situati sul versante che va dal piano di Arly al Colle San Carlo. Ne riferiscono alle 18.30 di giovedì 5 febbraio alla Libreria La Montagna di Torino (via Sacchi 28 bis) Federica Butera e Luigi Gaido, esperto di economia alpina e turismo montano.

“Alcune stazioni come La Thuile e Morgex”, premette il professor Gaido, “hanno intrapreso la strada dell’offerta turistica diversificata attraverso la valorizzazione dei patrimoni enologici come il Blanc de Morgex e de La Salle o ambientali come le cascate di Joux all’imbocco della valle del Rutor e ancora con la realizzazione di itinerari tematici multiport, che possono essere percorsi in diversi modi e nelle due stagioni. I sentieri e le strade bianche si sviluppano ad anello – in parte collegati tra loro – di diversa lunghezza e difficoltà. Ciascun visitatore può così costruirsi un itinerario ‘su misura’ rispetto ai propri interessi, al tempo a disposizione e al grado di difficoltà”.

La rete degli itinerari, a quanto si è appreso, si snoda in gran parte lungo gli antichi tracciati militari del sistema fortificato di frontiera del Ducato di Savoia, realizzato tra il XVII e il XVIII secolo per fronteggiare l’invasione dei francesi dalla Tarantaise.

BALADES 2- Plan-Praz Fioravanti Alcotra
Resti del forte di Plan Praz, progetto “Alpis Graia-ALCOTRA 2000-2006” (ph. P. Fioravanti). In alto mucche al pascolo, sullo sfondo le Grandes Jorasses (ph. F. Filippi).

Tra le mete: il borgo di Petosan, simbolo della tradizione agricola valdostana in quanto tipico esempio di mayen, cioè l’alpeggio di media quota, e i vicini trinceramenti del 1630 del principe Tommaso di Carignano. Oppure i ruderi del Baraccone Saint-Maurice con la suggestiva dolina. Ma anche, dopo aver percorso un fitto bosco di larici, il forte di Plan Praz o, sul crinale del Colle della Croce, la lunga cortina difensiva collegata ai resti di due roccaforti, quota più alta degli itinerari e impareggiabile punto panoramico che spazia dalla catena del Monte Bianco al Cervino.

Questi sentieri non sono solamente destinati alla fruizione estiva: sono anche in parte utilizzabili in inverno per passeggiate con le ciaspole o per gli amanti delle novità con le nuove MTB da neve (fat bike). La Thuile e Morgex, annuncia un comunicato, vi aspettano per questa “balade” (escursione) tra storia e natura.

http://www.librerialamontagna.it/

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