Libri en plein air con trekking urbano
Ore 16:00 di un normale tranquillo caotico sabato milanese, siamo alla libreria Linea d’ombra in via San Calocero al civico 29, a pochi passi dal frequentatissimo mercato di via Papiniano. Ad accoglierci Chicca Gagliardo, Davide Sapienza e Roberto Masotti. I primi due, “fratelli di scrittura” come amano definirsi, sono qui per accompagnarci in un piccolo viaggio alla scoperta dei loro rispettivi due nuovi libri Il poeta dell’aria e Camminando, il terzo con la sua immancabile reflex, è qui per condividere il viaggio e alimentarlo di quelle suggestioni che solo un esperto viaggiatore e narratore come lui possono dare.
Sembra bizzarro, spiega Masotti durante la prima sosta di questa passeggiata milanese nel cuore di parco Solari, che si sia qui ora a parlare di letteratura, ma con uno spirito imprevedibile e anarchico come Sapienza non potrebbe essere altrimenti. Narratore in continuo cammino, la letteratura di Sapienza è essa stessa cammino, e talvolta i passi si spostano dai boschi di faggi e dalle aeree cenge alpine ai viali trafficati della metropoli. Così è nel bellissimo capitolo “Milano è una stella”, il cammino di Davide e Franco Michieli attraverso una Milano inedita, riscoperta con occhi nuovi che sanno riconciliarsi coi luoghi dove si sono “combattuti” anni di vita cittadina.

L’idea che sia il cammino a ridare senso alle cose una idea solo apparentemente semplice da capire, e mentre succede di passeggiare per via Montevideo e poi via Tortona e raggiungere quell’angolino del ponte sulla ferrovia dove ai tempi della “Milano da bere” i craxiani avevano stabilito la loro roccaforte, e ci si sofferma a leggere brani di questi due libri freschi di stampa, non sappiamo bene cosa stiamo facendo; ci viene spiegato che sicuramente il senso di questa esperienza si manifesterà da domani in poi e ci fidiamo sulla parola.
Qualcuno passa e vedendo il nutrito gruppo di una quarantina di persone raccolte sul pianerottolo della scala metallica dice con perfetto accento romanesco “è r posto sbajato pè aggregarve”… anche questo in fondo entra a far parte del racconto, così come in una partitura di John Cage: quei 4:33 minuti di silenzio che ad alcuni sembrano interminabili ma che si riempiono di una sinfonia di suoni inaspettati. E così succede magicamente al Parco Solari, all’imbrunire di questo ordinario sabato milanese, quando su suggerimento di Masotti proviamo a eseguire l’alleatoria partitura di Cage l’effetto è dirompente, i suoni della città filtrati attraverso le voci del parco e miscelati dallo scrosciare della fontana circolare diventano la cornice liquida di un paesaggio in trasformazione.
Qui inizia l’apprendistato, come ci spiega Chicca Gagliardo, che nel suo Poeta dell’aria a collocato queste finestre di conoscenza e di consapevolezza qua e là, preferibilmente su cornicioni e altri luoghi elevati, dove si appostano i suoi poeti suggeritori, il cui compito è quello di renderci consapevoli e partecipi di storie in continuo movimento.
Ed è con questo spirito che crescono e si diffondono queste iniziative di lettura partecipata, rilanciate da questi narratori dell’aria e del cammino che spesso hanno come teatro altri teatri naturali fatti di wilderness e di suoni e odori più bucolici e dove si fa natural reading, ovvero come spiega Sapienza sono “l’unione di respiri diversi, io leggo, ma voi parteciperete, leggendo, sarete protagonisti e attori del cambiamento in atto durante il Cammino comune. Ci sarà anche il Silenzio con noi: lo ascolteremo insieme, quando Natu.Re. diventa “farsi leggere” dal territorio intorno a noi”.
Passi importanti che ancora una volta avvicinano la città alle nostre amate montagne.