Le ragazze che scalano contro la violenza

Women for a mission
Le partecipanti al trekking “Women for a Mission”. Nella foto in alto sopra il titolo Vittoria Zipoli Caiani (da “Io donna”, per gentile concessione)

Ragazze stra-ordinarie le ha definite Nicoletta Pennati su “Io donna” del 6 novembre 2014. Sono le dieci donne che dal 15 al 27 novembre 2014 hanno partecipato in Nepal al trekking organizzato da “Women for a Mission” con un obiettivo importante: far parlare di sé per far conoscere la loro associazione che si batte per aiutare donne di tutto il mondo sopravvissute a guerre, violenza stupri. Ma il forte senso del sociale che si accompagna talvolta alle iniziative legate alla montagna si esprime anche in altri modi. Tra questi va segnalata l’iniziativa “Posto occupato” (postoccupato.org), una campagna a cui ha aderito la Società Escursionisti Milanesi per ricordare ciascuna delle donne a cui qualcuno ha portato via la vita e che prima sedevano tra di noi a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società.

A queste donne è riservato un posto nell’aula consiliare del Consiglio di Zona 7 a Milano, negli uffici del settore, nelle biblioteche e negli spazi multiuso e, particolare importante, alle associazioni che organizzano eventi o ricevono il patrocinio della Zona. Tra queste, appunto, la Società Escursionisti Milanesi che, in occasione della consegna dei Premi Meroni, venerdì 28 ha riservato uno di questi posti strategici al Centro Roseum, in via Pisanello. “Un gesto concreto”, ha spiegato l’alpinista Nicla Diomede, caposervizio alla Divisione telecomunicazioni dell’Università degli Studi di Milano, coordinatrice del Premio Meroni destinato ai benemeriti della montagna, “perché ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un amante, un ex, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società”.

Bedogni e Nicla Diomede
Nicla Diomede consegna a Vittorio Bedogni il Premio “Marcello Meroni” aderente all’iniziativa “Posto occupato” per ricordare le donne vittime di violenze.

Un filo ideale, per quanto sottile, si è creato così tra il riconoscimento alpinistico milanese e la missione delle donne in Nepal alla quale ha partecipato l’italiana Vittoria Zipoli Caiani che vive a Singapore ed è madre di tre figli nonché fondatrice di una società che si occupa di coaching interculturale. Che cos’è, in sintesi, Women for a Mission? “Un’associazione fondata, tre anni fa da Valerie Boffy, Christine Amour-Levar e Karine Moge”, ha spiegato Vittoria a Nicoletta Pennati, “per incoraggiare la nascita dello straordinario da donne ‘ordinarie’. Donne d’azione che hanno in comune la passione per la montagna e per le cause umanitarie. La prima spedizione è stata al campo base dell’Everest, la seconda sulle montagne del Wadi Rum in Giordania e ora nella Valle della felicità, in Nepal, un luogo sacro ai buddisti aperto ai turisti sette anni fa”. Le aderenti a Woman for a Mission si autofinanziano e contribuiscono a raccogliere fondi per le iniziative che promuovono. A questo scopo, a quanto si è appreso, Vittoria Zipoli Caiani ha aperto un sito per il Fund raising.

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