Pietruccio dei Dik Dik a 70 anni scala l’Aconcagua

A proposito dei limiti da porsi in montagna quando non si è più giovani, giunge a fagiolo il libro “Settanta a settemila” (Ultra, 135 pagine, 14,50 euro) di un alpinista molto particolare. L’autore che solo soletto è andato all’assalto dell’Aconcagua (6962 metri) calpestandone la cima è il settantenne milanese Pietruccio Montalbetti. Che qui racconta la sua “sfida senza limiti di età” valendosi della prefazione di Moni Ovadia che lo conosce bene.

Copertina Pietruccio
La copertina del libro pubblicato da Ultra per conto di Lit edizioni (info@litedizioni.it)

Del resto, chi tra gli amanti della musica pop non conosce Pietruccio? Nel 1965 con gli amici Lallo e Pepe, formò il complesso dei Dik Dik che diede vita a successi come “Sognando la California”, “L’isola di Wright”, “Viaggio di un poeta”, “Il primo giorno di primavera” e così via. Il provino lo avevano ottenuto grazie a una segnalazione dell’allora arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini. Fu Pietruccio, chissà perché, a scegliere quel nome di un’antilope africana. Tra i diversamente giovani di oggi sono molti a ricordarsi “Sognando la California”. Nella hit parade di Lelio Luttazzi la canzone rimase stabile per settimane al secondo posto, superata solo da “Strangers in the Night” di Frank Sinatra. “Cielo grigio su, foglie gialle giù, cerco un po’ di blu dove il blu non c’è” cantavano in “Sognando la California” i Dik Dik (Pietruccio era quello con in testa il cappello statson). Ora Pietruccio il blu lo trova, finché può, nelle alte montagne.

Pietruccio p.p.
Pietruccio Montalbetti   in un’immagine “ufficiale”.

E’ del 2011 questa sua sfida all’Aconcagua sapientemente raccontata nel libro.”In queste pagine”, spiega Pietruccio che confessa di avere da sempre la “febbre del viaggio”, “si nascondono le domande che un uomo pone a se stesso sulle motivazioni più profonde della vita. Interrogativi che suonano forti nella mente quando la solitudine ti avvolge e la sfida è quella dei tuoi pensieri. Il cammino nella natura ostile e selvaggia diventa metafora del percorso della vita”. In precedenza Pietruccio era salito sul Kilimangiaro e sulle prime si era ripromesso di fermarsi avendo duramente messo alla prova il suo fisico. Alla fine ha deciso di ripartire, proprio in quell’incredibile 2011, appena rientrato dalla Tanzania. Nel libro racconta preparazione fisica che si è imposto e poi il viaggio, gli incontri, la marcia verso il campo base e la celebre Plaza de Mulos e infine la magia della vetta. E fa un curioso confronto tra Kilimajaro e Aconcagua la cui vasta area Pietruccio trova che sia più organizzata mentre sul Kili c’è meno assistenza e ogni minimo incidente può trasformarsi in un evento drammatico. “E’ un libro carico di energia: lo consigliamo anche a chi si sente un eroe anche se fa le scale a piedi, altro che Aconcgua”, scrive Antonio Bozzo sul Corriere. Parole confermate dalla comunicazione qui sotto riportata dal sito ufficiale dei redivivi o sempre vivi Dik Dik.

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La mitica copertina di “Sognando la California”. Pietruccio è il primo a sinistra.

In forma, caricati al massimo…

Noi Dik Dik ci impegneremo perché il 2014 possa essere un anno di rilancio e di messa a punto per la nostra macchina da corsa. Abbiamo rifatto la testata del motore e lucidato come si deve la carrozzeria, le prove nella galleria del vento promettono bene e siamo quasi pronti per partecipare anche quest’anno al “Gran premio”. Un gran premio musicale che si svolgerà come sempre nelle piazze e nei locali di molte città e paesi d’Italia. Stiamo lavorando anche alla realizzazione di un nuovo “CD” e siamo  a buon punto: due canzoni sono già in fase di missaggio e presto saremo in grado di metterle in rete e sicuramente faranno parte della scaletta del nostro spettacolo. Il nostro concerto si trasformerà in una macchina del tempo che partendo dagli Anni Sessanta atterrerà dolcemente negli Anni Duemila dando voce alle note e alle poesie che ci hanno emozionato, divertito e accompagnato in tutti questi anni. Siamo già posizionati sulla linea di partenza, tutti aspettano il semaforo verde  ma per noi basta un semplice accordo per partire sparati  e tuffarci insieme a voi in un mare di note. Siamo in forma e caricati al massimo .

Lallo Pepe Pietruccio

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