Riprende quota l’immaginario alpino

Sotto lo stimolo dell’Expo 2015, dalla Madonnina si torna sempre più a guardare verso le Alpi a cui Milano è legata da forti interessi economici e culturali. A ridare un senso all’immaginario “alpino” cittadino quotidianamente alimentato da MountCity, questa piattaforma culturale autoprodotta con il contributo di autorevoli amici della montagna, si annuncia ora la prima edizione di “Milano Montagna”, tre giornate di eventi e incontri in programma dal 16 al 18 ottobre 2014.

Dalle prime anticipazioni sul web si apprende che la rassegna viene promossa da “Mountain in the City, Università della Montagna” (Università degli Studi di Milano) e dall’associazione Misiad nata “per facilitare e istituire rapporti permanenti fra enti e associazioni con i principali attori economico-finanziari della città”.

Cinque dovrebbero essere i momenti principali della rassegna, comprendendo un’esposizione di nuove attrezzature e tecnologie per la montagna, tavole rotonde, mostre di carattere culturale, video di montagna e l’assegnazione dei non meglio specificati “Milano Montagna Design Awards”. Tra gli eventi c’è di tutto e di più, dalla conferenza sui ghiacciai e il riscaldamento globale a una presentazione del TrentoFilmfestival, da una celebrazione della conquista del K2 a una mostra su attrezzature e tecnologie di montagna, con il corollario di una serie d’incontri con alpinisti, maestri di sci, rifugisti e giornalisti specializzati (il programma completo è sul sito ufficiale: www.milanomontagna.it) e una particolare presenza della Sezione di Milano del Club Alpino Italiano.

“Milano Montagna”, si legge in una presentazione ufficiale, “nasce per raccontare e promuovere la cultura, la tecnologia ed il design della montagna invernale a tutti gli amanti della neve, camminatori, sciatori, freerider, scialpinisti, snowboardisti, guide alpine, operatori del settore, giovani e meno giovani”.

Ottimi propositi, non c’è che da augurare la migliore riuscita dell’iniziativa che trova un terreno già in parte dissodato dalla bella mostra “La Lombardia e le Alpi” allestita nel 2013 allo Spazio Oberdan e dalle tante iniziative delle commissioni culturali della sezione milanese del Club alpino e della gloriosa Società Escursionisti Milanesi.

Il Monte dei Cappuccini, con il Museo della Montagna, dalle rive del Po (ph. R. Serafin)
Il Monte dei Cappuccini, con il Museo della Montagna, dalle rive del Po (ph. R. Serafin)

Occorre tenere conto che anche Torino si sta muovendo per ridare un senso all’immaginario “alpino” cittadino. Forte è anzi il sospetto che gli organizzatori milanesi abbiano voluto prendere spunto (ma non ci sarebbe niente di male…) proprio dalla prima edizione del “Festival Torino e le Alpi” che da venerdì 12 a domenica 14 settembre si è tenuto con arti visive, proiezioni cinematografiche, scrittura, performance, danza e incontri: una rassegna svoltasi tra il Museo della Montagna di Torino e il Forte di Exilles, in Valle di Susa, organizzata nell’ambito di “Torino e le Alpi”, il programma della Compagnia di San Paolo che mira appunto a rafforzare il rapporto tra la città e il suo arco alpino.

Va spiegato, per concludere, che l’asse MI-TO dal punto di vista culturale è forte e ha radici profonde: nel 1909 i soci del Club Alpino Italiano realizzarono a Milano un frequentato padiglione all’Esposizione universale proprio con la collaborazione degli amici di Torino, mentre oggi MI-TO è un brand prestigioso nella promozione della cultura nelle due città capoluogo. E’ ragionevole pensare che l’anima montanara delle due metropoli possa ancora una volta venire allo scoperto ed essere utilmente sfruttata con beneficio di chi ama la montagna tra zero e ottomila e ne coltiva i valori?

Ser

 

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