Funghi che passione. Mai da soli se andate a cercarli!

Il “guardiano di stelle” Oreste Forno e le sue “prede” scovate lungo il “tracciolino” della Valle dei Ratti (ph. R. Serafin)
Il “guardiano di stelle” Oreste Forno e le sue “prede” scovate lungo il “tracciolino” della Valle dei Ratti (ph. R. Serafin)

Scivoloni mortali, notti all’addiaccio, ore e ore di angoscia alla ricerca del sentiero perduto: può capitare anche questo ai cercatori di funghi. Le cronache settembrine offrono parecchi spunti in proposito che dovrebbero essere altrettanti inviti alla prudenza.

Con un’aggravante. “Le continue piogge di questa estate rendono il terreno scivoloso, si consiglia agli escursionisti e ai cercatori di funghi la massima attenzione”, recita il bollettino della Casa delle Guide in Valsassina.

“Ho trascorso una notte sullo strapiombo”, ha raccontato alla Gazzetta di Lecco il “fungiatt” Giacomo Valsecchi, sessantasettenne di Civate che se l’è vista brutta sul Cornizzolo dopo una scivolata mentre tornava dal Corno Birone.

A dare l’allarme è ancora una volta il Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico (Cnsas). “Dal punto di vista statistico”, dice Piergiorgio Baldracco, presidente nazionale del Corpo, “la stagione di maggiore fioritura dei funghi è tra il 15 settembre e il 15 ottobre. Quindi è questo il periodo in cui non bisogna allentare la guardia”.

L'avventura a lieto fine di un "fungiatt"
L’avventura a lieto fine di un “fungiatt”

Negli ultimi anni il numero di morti tra i cercatori di funghi ha avuto alti e bassi: si è arrivati anche a una quarantina e più in una stagione. “Il problema è che se ne parla sempre poco”, spiega Elio Guastalli, coordinatore per il CNSAS del progetto “Sicuri in montagna”. “Altro problema: i fungiatt sono una popolazione difficile da raggiungere. Vorrei ricordare che nel 2002 mi presi cura della prima edizione dell’opuscolo ‘Sicuri a cercar funghi’. Ero a casa con una gamba rotta (per incidente con gli sci) 
quando l’indimenticabile Ciapin mi disse, più o meno: ‘Visto che non hai granché da fare per qualche tempo, scrivi qualche cosa sul problema degli incidenti ai fungiatt’. Sono passati diversi anni ma pare proprio che non sia cambiato molto: sono sempre di più quelli che ci lasciano la pelle durante la ricerca dei funghi che quelli che muoiono sotto le valanghe”.

Va aggiunto che il fattore fondamentale del fenomeno è anche legato all’età dei ricercatori: la maggior parte risulta piuttosto attempata.

Consigli? Per prima cosa bisogna lasciar detto a qualcuno dove si va o lasciare nella macchina un biglietto. I cercatori di funghi invece sono molto gelosi dei “loro”posti e tendono anzi a sviare le tracce.

Secondo: non bisogna nascondere la macchina. Terzo: è meglio vestirsi con colori sgargianti, rosso o giallo e non i soliti marrone e verde. Quarto: è fondamentale indossare una calzatura da montagna, gli stivali gommati sono pericolosissimi!

Infine, non andate mai da soli.

Ser

2 pensieri riguardo “Funghi che passione. Mai da soli se andate a cercarli!

  • 22/02/2019 in 14:51
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    Concordo e condivido l’articolo.
    E’ sempre meglio andare nei boschi in coppia così da restare in sicurezza.
    Consiglio anche di avere una buona dimestichezza nell’orientamento e nelle passeggiate all’interno di boschi

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  • 06/09/2014 in 18:15
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    E’ importante osservare le norme sopra descritte!! Per andare a cercar funghi bisogna prepararsi anche con l’abbigliamento adatto altrimenti sono guai. I fungaroli solitari incorrono in pericoli e anche un mio conoscente ha addirittura perso la vita (pur essendo esperto) perché è scivolato in un bosco ripido. Mi sembra valida l’idea di raccomandare ancora una volta la prudenza. Laura

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