Valorizzare il legame tra città e valli. Modelli di sviluppo innovativi nel progetto “Torino e le Alpi”

Torino e le Alpi
Torino e le Alpi (Archivio Dislivelli)

Valorizzare il legame tra città e valli. Così si presenta il progetto “Torino e le Alpi” presentato in questi giorni dalla Compagnia di San Paolo. Lo scopo? Identificare le migliori opportunità di uno sviluppo concreto dell’arco alpino intorno a Torino, da cui possa trarre beneficio tutto il territorio.
 Fra le iniziative figurano un bando per progetti di ricerca applicata sullo sviluppo economico e sociale dei territori alpini e un festival culturale dal 12 al 14 settembre a Torino e ad Exilles.

Un impegno di tutto riguardo è questo per la Compagnia di San Paolo che da anni, come precisa un comunicato, “segue con attenzione le iniziative che alimentano il legame tra la popolazione cittadina e quella montanara con l’obiettivo di rafforzare il senso di appartenenza a uno stesso contesto storico e culturale con scambi di idee e di esperienze tra i due ambienti, soprattutto con l’obiettivo di cogliere migliori opportunità sul piano economico e sociale”.

Può rappresentare un modello anche per Milano, città baricentro dell’intero arco alpino? I tempi sono forse maturi, sotto lo stimolo dell’Expo 2015, perché dalla Madonnina si torni a guardare verso le Alpi a cui Milano è legata da forti interessi economici e culturali. Anche l’asse MI-TO dal punto di vista culturale è forte e ha radici profonde: nel 1909 i soci del Club Alpino Italiano realizzarono a Milano un frequentato padiglione all’Esposizione universale proprio con la collaborazione degli amici di Torino, mentre oggi MI-TO è un brand prestigioso nella promozione della cultura nelle due città capoluogo.

Isozaki con Grigne
Le Grigne e la Torre Isozaki sul terreno dell’ex Fiera Campionaria a Milano (Ph. R. Serafin)

Stando a quanto si apprende a proposito di Torino e le Alpi, “negli anni l’accoglimento da parte della Compagnia San Paolo di progetti legati al rapporto città-montagna, ha portato la fondazione a riflettere circa un suo più ruolo proattivo, al fine di razionalizzare le risorse, rendere più sistematica l’acquisizione di competenze e conoscenze su questo tema, concretizzare reti di collaborazione efficaci tra i principali operatori coinvolti e stimolare l’applicazione e la diffusione di modelli di sviluppo innovativi”.

A partire dal 2014 tali intendimenti si concretizzano in un programma applicato alle montagne piemontesi, valdostane e liguri con l’identificazione di interventi e obiettivi concreti. Il programma, si apprende ancora, avrà una durata triennale, e dunque consentirà di attivare iniziative di valenza strutturale.

E ora vediamo nel dettaglio. Il bando per progetti di ricerca applicata di Torino e le Alpi mira a raccogliere ricerche e studi di fattibilità su modelli operativi innovativi, buone pratiche di gestione e pianificazione territoriale, esperienze di rivitalizzazione comunitaria e di sviluppo economico, sociale e culturale nell’arco alpino. I progetti di ricerca partecipanti al bando dovranno proporre soluzioni che promuovano il rilancio dell’economia e il miglioramento della qualità della vita degli abitanti dell’arco alpino, in particolare giovani e anziani.

Il programma intende inoltre essere di supporto a enti e istituzioni locali per favorire l’accesso a strumenti di finanziamento europeo utili per la crescita economica e rurale delle aree alpine. In un periodo di progressiva contrazione delle risorse pubbliche, infatti, le fonti di finanziamento europee, in particolare per il mondo alpino e rurale il progetto europeo LEADER (Liaison entre Actions de Développement de l’Economie Rurale), sono le più interessanti e ambite. Intervenire quindi per potenziare le competenze locali e aumentare la capacità attrattiva dell’area alpina viene considerata dalla Compagnia di San Paolo una chiara priorità anche in questo ambito, con un attivo coordinamento con la Regione Piemonte.

Panorama completo dal Duomo copia
Le prealpi e la nuova City dalle guglie del Duomo.

Centrale naturalmente è il ruolo delle attività culturali, con particolare attenzione ai giovani, puntando sulle potenzialità creative dell’ambiente alpino e sulla sua capacità di essere pienamente contemporaneo, nel duplice profilo di contesto ispiratore e di luogo di produzione culturale, anche in vista dell’EXPO2015 dove le risorse del territorio giocheranno un ruolo fondamentale.

Al fine di rafforzare conoscenze e sensibilità tra i soggetti che si occupano di montagna, è infine previsto a Torino un significativo impegno di comunicazione, in particolare sul web, dove troveranno voce soggetti, idee e informazioni a partire da tre modi di avvicinarsi alla montagna: viverla, conoscerla e stabilire con lei un dialogo aperto e continuativo. Milano ovviamente non starà a guardare. O, almeno, lo si spera.

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