I murales alpestri di Marcella
Per Marcella Fumagalli, cittadina diplomata all’Accademia di Brera, la Val Codera è come una seconda patria. Per 15 anni è vissuta in questo angolo appartato della Lombardia gestendo la locanda dell’Associazione Amici di Val Codera insieme con Mirko, suo marito, e con Gualtiero Colzada, rinomata guida alpina, e la cognata Paola. Ora dipinge murales in val Chiavenna dove risiede, ma soprattutto si occupa dei ragazzi della comunità locale che della montagna non ne sanno abbastanza pur essendo circondati da alcune delle più aspre e suggestive vette delle Retiche.
Per Marcella, e non soltanto per lei, il mondo della montagna avrà un futuro solo se sapremo trasmettere ai giovani esperienze e valori. Senza retorica, il più concretamente possibile. E allora eccola, nella sua veste di presidente della Sezione di Novate Mezzola del Cai, ideare il progetto “Piccoli passi in montagna” dedicato ai bambini e agli adolescenti perché si possano avvicinare e vivere la montagna in tutti i suoi aspetti sotto l’occhio vigile e preparato delle guide alpine.
Questa estate di tempo Marcella ne dedica parecchio ai “suoi” ragazzi. Che in Albigna, tra gli splendori della Val Bregaglia, hanno anche arrampicato con la guida alpina Rossano Libera: e la giornata era davvero radiosa, fatto insolito in questa estate segnata da una meteo inclemente.
Per l’amore che riserva alla montagna, occupandosi di varie iniziative, Marcella Fumagalli è stata premiata nel 2012 dalla Società Escursionisti Milanesi che le ha assegnato il prestigioso premio dedicato a Marcello Meroni. Uscendo dal suo innato riserbo, Marcella si è in quell’occasione raccontata. Ed è emerso come la vita le abbia teso un amaro tranello: a 37 anni ha perso il marito e lei è rimasta alle prese con tre bambini piccoli da crescere.

Ma non si è persa d’animo Marcella. Non solo è rimasta fedele alle “sue” montagne dedicandosi a impegnative scalate, ma ha riempito la sua quotidianità di cose semplici e piccoli gesti fatti con il cuore. Un esempio? Prendersi cura anche dei due bambini di un’amica per consentirle di lavorare.
Diplomata all’Accademia di Brera, Marcella è rimasta, nel modo di affrontare la vita, un’artista un po’ bohemienne. Le sue tele sono molto apprezzate, ma sono sopratutto conosciuti i suoi dipinti murali nelle chiese e nelle case della Valtellina e della Valchiavenna.
La montagna è entrata tardi nella sua esistenza. Quando era ragazzina preferiva, bombole sulla schiena, tuffarsi in mare e scendere a – 40 (metri) di profondità. Ma il bello della vita sta proprio, come dice lei, nel sapersi trasformare e apprezzare ciò che viene offerto dal destino.
Tra le donne della Valchiavenna è nota per aver inaugurato con le sue tre migliori amiche il collettivo Sottanepoetiche, un modo diverso di vivere la montagna al femminile e di svolgere un’attività remunerativa. Ago e filo, le ragazze del collettivo confezionano gonne con stoffe usate e riciclate su cui ricamano brani di poesie. Più poetiche di così…
“Piccoli passi in montagna”, che bella iniziativa!