Riparte da piazza Baiamonti l’avventurosa traversata di Freshfield
Libri antichi di montagna, natura e viaggi ormai introvabili e poi stampe, immagini e cimeli raccolti in una vita di studi e ricerche. Ne trabocca ogni anfratto dello studio milanese di Angelo Recalcati in piazza Baiamonti, e un po’ fa pensare al forziere di Paperon dei Paperoni rigurgitante di dollari “movimentati” con giganteschi trattori. Qui invece il visitatore resta stupito per la facilità con cui quei preziosissimi volumi di tutto il mondo e di ogni epoca si lascino, nonostante l’affastellamento, rintracciare con estrema facilità da Recalcati, collezionista, storico della montagna, alpinista di valore. E sopratutto archivio vivente la cui memoria supera per numero di bit i computer più evoluti.
Anche nella storia delle pubblicazioni del CAI, Recalcati è personalmente coinvolto: assieme ad Alessandro Gogna ha infatti compilato la guida CAI-TCI Spluga-Mesolcina dopo avere sperimentato ogni via di roccia descritta nel volume. Ora, sempre attingendo alle sue collezioni, ritrova dopo 150 anni in un libro che farà la gioia degli appassionati di alpinismo, un’avventura di altri tempi di cui fu protagonista nel 1864, a soli 19 anni, l’inglese Douglas W. Freshfield. Questo pioniere dell’alpinismo vanta, tanto per comprendere il suo valore, una memorabile circumnavigazione del Kanghcenjunga, terza vetta dell’Himalaya, in compagnia del magistrale fotografo italiano Vittorio Sella.
Ora la “Traversata delle Alpi da Thonon a Trento. Escursioni e scalate in Svizzera, Lombardia e Trentino”, appassionante diario di bordo di Freshfield, si giova dell’impeccabile traduzione di Maddalena Recalcati, sorella di Angelo. Da parte sua, Angelo ha curato la redazione e le note del libro (Itinera Alpina editrice itineralpina@fastwebnet.it, Milano, 240 pagine, 40 euro). Thonon, da cui il giovane Freshfield parte, si trova sulla sponda savoiarda del lago di Ginevra. Del libro riferisce puntualmente Pietro Crivellaro il 20 aprile nel “domenicale” del Sole 24 Ore. “Guidato dal fido Francois Devouassoud”, scrive, “da Chamonix Freshfield raggiunge Zermatt per l’haute route che diverrà famosa, sale il Monte Rosa, poi spedisce i bagagli a S. Moritz e zaino in spalla (della sua guida e dei portatori locali) prosegue verso est superando numerosi colli e scalando molte vette, alcune in prima ascensione come il Monte Sissone, il Pizzo Palù da sud e soprattutto la Presanella (3.558 m)…Questa storia giovanile è narrata con immediata freschezza nel diario ‘Across Country from Thonon to Trento’ (1865) e riaffiora adesso grazie alla passione del libraio e bibliofilo Recalcati”.
L’elegante volume in tela stampato in sole 600 copie viene presentato giovedì 24 aprile alla Casa della SAT a Trento. Si tratta di un tassello che certamente mancava nel continuo aggiornamento della storia dell’alpinismo. Un’opera a cui si dedica Recalcati con spirito missionario unito a una vocazione per la scoperta che indubbiamente gli viene dalla passione per l’alpinismo.
“Nella sua più intima essenza l’alpinismo”, spiega per mettere meglio a fuoco le ragioni profonde del suo operare, “è conoscenza puntuale della natura alpina unita alla sua contemplazione estetica, vissuta nel coinvolgimento del proprio essere in corpo e spirito. L’alpinismo è perciò cultura e lo dimostra la vastissima pubblicistica che l’accompagna nella sua evoluzione da oltre due secoli, da quando le montagne sono entrate nel nostro orizzonte culturale, all’incirca dal XVIII secolo”.
Di questa cultura Recalcati è, come si è detto, un apostolo fervente, puntuale agli appuntamenti che contano. Il TrentoFilmfestival, per fare un esempio. Sotto il tendone di Montagnalibri, in occasione della rassegna trentina, il suo stand rappresenta (quest’anno il 2 e 3 maggio) un’attrazione assoluta per chi ha il gusto delle cose belle. Si tratta anche di una delle rare opportunità di conoscere da vicino questo collezionista discreto e appassionato, che dispensa cultura senza etichette né vincoli di sorta. E che al termine delle mostre-mercato alle quali si concede, zitto zitto rimette i suoi tesori negli scatoloni e li riporta nel forziere di piazza Baiamonti.
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